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Liberatoria pasto portato da casa

CONSUMAZIONE DEL PASTO DOMESTICO

E' previsto il funzionamento del servizio di refezione scolastica con pasto portato da casa.

L'attuazione di tale opportunità è subordinata alle seguenti condizioni: 

  • Gli insegnanti in servizio all’interno del refettorio devono garantire la vigilanza ed il supporto 

educativo anche agli alunni che consumano il “pasto domestico” nel medesimo refettorio, adottando precauzioni affinché vengano evitati scambi di alimenti tra coloro che consumano i pasti della mensa e gli alunni che portano i pasti da casa.

  • Il pasto fornito dai genitori e consumato da alunni/e a scuola costituisce un'estensione dell'attività di preparazione alimentare familiare autogestita, pertanto è un'attività non soggetta alle imposizioni delle vigenti normative in materia di igiene dei prodotti alimentari e delle imprese alimentari e relativi controlli ufficiali(reg. C.E. n.178/2004, C.E. n. 852/2004 n. 882/2004), a forme di autorizzazione sanitaria né a forme di controlli sanitari, e ricade completamente sotto la sfera di responsabilità dei genitori dell’alunno/a.
  • Per motivi di sicurezza non sono ammessi coltelli di alcun tipo, scatolame in latta, contenitori di vetro né apparecchiature personali per raffreddamento/riscaldamento del pasto.

Gli alunni non potranno effettuare scambi di alimenti con i compagni per evitare il manifestarsi di eventuali forme allergiche anche gravi. Le famiglie sono pertanto tenute ad istruire adeguatamente il proprio figlio sul divieto di condividere con i compagni il cibo portato da casa.

La preparazione, il trasporto e la conservabilità dei cibi, come anche il loro apporto nutrizionale, rientrando nelle competenze e responsabilità esclusive dei genitori, saranno assicurati dalle famiglie.

Dal punto di vista della sicurezza igienico-alimentare, dovranno essere utilizzati esclusivamente alimenti non facilmente deperibili e conservati in maniera adeguata (cioè alimenti che non abbiano necessità di essere conservati in frigorifero o riscaldati). Le famiglie dovranno assumerne responsabilità in tal senso. L'uso di alimenti facilmente deperibili, infatti, espone i pasti (conservati a temperatura ambiente per ore) ad un significativo rischio di alterazione, con pericolo di proliferazione di batteri responsabili di malattie gastrointestinali anche severe.

In ogni caso le famiglie interessate dovranno attenersi scrupolosamente alle modalità e obblighi  che a riguardo la Dirigenza Scolastica dell’Istituto Comprensivo stabilirà in autonomia, nel rispetto della normativa vigente e delle linee guida approvate dall’Amministrazione comunale, al fine di evitare ogni rischio discriminatorio.

Per motivi organizzativi non sarà consentito adottare un regime misto, ovvero scegliere giornalmente o mensilmente se usufruire della mensa scolastica o portare il pranzo da casa. L'utente dovrà perciò optare o meno per il pasto domestico in modo continuativo per tutti i giorni della settimana e per tutto l'anno scolastico, in quanto il servizio di refezione con pasto portato da casa dovrà essere considerato come alternativo al servizio di ristorazione scolastica ( con pasto fornito dalla ditta di ristorazione). 

L'orario di apertura al pubblico (previo appuntamento concordato) e per i contatti telefonici è il seguente:

DAL LUNEDI’ AL VENERDI’

H 11:00 – H 13:00

NEL POMERIGGIO DI MARTEDI’ E GIOVEDI’

H 16:00 – H 17:30

SABATO CHIUSO

Dott.ssa Annunziata Di Gialluca +39 0861 324425

+39 3484453826

t.digialluca@comune.teramo.it

Dott.ssa Mariagabriella Di Monte +39 0861 324403

+39 3669394650

m.dimonte@comune.teramo.it

Dott.ssa Stefania Mangifesta +39 0861 324415

s.mangifesta@comune.teramo.it

Dott.ssa Lucia Di Giuliantonio +39 0861 324414

l.digiuliantonio@comune.teramo.it

                           

Riferimento PEC

affarigenerali@comune.teramo.pecpa.it

 

 


  • REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA

Entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta, il procedimento può concludersi con il silenzio assenso (art. 20 legge 241/1990 e ss.mm. ed ii.)  oppure con il motivato diniego da parte del Dirigente/Responsabile del Servizio; i tempi  procedimentali vengono sospesi dalla comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza (c.d. preavviso di rigetto art. 10 bis legge 241/1990 e ss.mm. ed ii.)


accesso agli atti